CRONACA
Condannata la società 'Terme di Torre Canne s.r.l.' per le morti sospette del 2009
A 10 anni dall'inizio della vicenda, giunge a sentenza il caso delle morti sospette avvenute nel 2009 presso le Terme di Torre Canne
Fasano - La denuncia partì all'epoca da un gruppo di familiari delle persone decedute o ammalatesi dopo un ciclo di cure alle terme di Torre Canne effettuate nel periodo che andava dal 30 giugno al 6 settembre 2009. Il complesso fasanese è uno dei più famosi d'Italia e pertanto erano centinaia gli utenti che sceglievano il Grand Hotel.
La richiesta di rinvio a giudizio è corredata anche dal parere degli esperti chiamati dal gip Giuseppe Licci per far chiarezza sulla questione: i tre professori universitari Francesco Vimercati di Bari, Roberto Candela Gagliano di Bari e Rosa Prato di Foggia. Questi ultimi avrebbero accertato la presenza, nelle acque termali, del batterio “pseudomonas aeruginosa” e di altri microorganismi. A detta del pm questi, invece, non avrebbero dovuto esserci se la manutenzione fosse stata effettuata periodicamente. Ecco quindi l'accusa di negligenza, imprudenza e imperizia.
Ieri è giunta dal Tribunale di Brindisi, la sentenza di condannata al risarcimento la società Terme di Torre Canne s.r.l. per i danni cagionati ad una consumatrice dopo aver effettuato trattamenti di “Aerosol” presso la struttura termale. Il processo ha confermato il nesso tra la contaminazione batteriologica degli impianti di distribuzione delle acque alle utenze e l'aggravarsi delle condizioni di salute della malcapitata che, nel frattempo, è morta. La donna è stata assistita dagli avvocati Marco Elia e Marco Masi dell'Adoc - Associazione Difesa orientamento Consumatori - di Brindisi.
"Dall'istruttoria del giudizio - si legge nel comunicato dell'Adoc Brindisi - è emerso un nesso causale tra la contaminazione batteriologica degli impianti di distribuzione delle acque alle utenze e l'aggravarsi delle condizioni di salute della malcapitata". "L'aspetto di maggior rilevanza è che in sede penale, nei diversi gradi di giudizio, medici e dirigenti della struttura sono stati tutti assolti con formula piena perché il fatto non sussiste, in relazione a tre decessi ed altri reati per numerosi ricoveri dovuti a una presunta contaminazione dal batterio 'pseudomonas' presente nelle acque utilizzate per le inalazioni", si conclude nel comunicato dell'Adoc. "Ed invero, tutti coloro i quali avevano richiesto un risarcimento danni costituendosi parte civile nel giudicato penale nulla avevano ottenuto in conseguenza dell'assoluzione“.
Ora si è in attesa di un eventuale ricorso in appello da parte della società controparte nel procedimento.
Già 7 anni fa, precisamente a ottobre del 2012, il Giudice di Pace di Fasano Giovanni Quaranta condannò le Terme di Torre Canne a risarcire un utente che proprio in quel periodo maledetto si ammalò anch'esso di broncopolmonite, una sentenza che fece giurisprudenza in quanto fu la prima volta che un centro termale venne condannato a risarcire.
di Redazione
16/10/2019 alle 05:52:54
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